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Lean significa aiutare, stimolare il confronto ed il coinvolgimento in azienda, non dividere e creare compartimenti stagni. La reale esigenza di una organizzazione che vuole distinguersi ed essere innovativa è di rendere Normali quegli scambi quotidiani di informazioni tra figure e diversi ruoli, che nascono da esigenze comuni di confronto, e che a volte sono ostacolati dagli stessi leader.
Più che Manager della Lean c’è necessità di creare Facilitatori della Lean, figure preparate nella gestione di un gruppo, abili nell’utilizzo di tecniche motivazionali e di coaching.
Capaci di far emergere problematiche e di proporre l’applicazione di metodologie di Problem Solving.
Saper gestire fasi di contrasto.
Applicare una metodologia, una tecnica, mappare un processo, ridurre attività a non valore, avrà un bassissimo impatto se non si è in grado di aiutare a disegnare un percorso di cambiamento a medio lungo termine.
Nell’Operational Excellence è dedicata una importante area per la formazione di Facilitatori Lean.
Contattaci per approfondimenti su questo argomento.
Stefano Lecchi
segreteria@leanpull.com
stefano.lecchi@leanpull.com
+39 338 36 22 206

In base alle competenze interne di un’azienda per mappare un processo dopo i primi 2 livelli base che abbiamo già visto c’è un terzo livello, questa si chiama Value Stream Mapping di Espansione, le classiche attività di Spegnere il Fuoco, comuni in organizzazioni poco efficienti dove le attività impreviste sovrastano quelle periodiche e pianificate, in questo caso sono ridotte drasticamente, la leadership dell’organizzazione interna verifica periodicamente e regolarmente lo sviluppo del Miglioramento Continuo, si adottano metodologie di Feedback Costruttivo. Il ruolo del Value Stream Manager è riconosciuto da tutti, l’A3 Practic Problem Solving è utilizzato per affrontare le cause e apportare miglioramenti, i problemi tendono a non ripetersi nel tempo.

Con la Value Stream di Livello 2 entriamo in una fase di Apprendimento della mappatura di un processo.

I Leader aziendali hanno una buona formazione sui Fondamenti Lean e sono in grado di definire Strategia e Piano di Implementazione di una VSM. Le azioni di miglioramento in azienda cominciano ad essere su base proattiva iniziando ad utilizzare l’A3 Problem Solving.

Una prima Current State è stata definita seguendo in modo corretto le 8 linee guida di una Value Stream…

Nei prossimi post i livelli successivi.

Frequentemente nelle aziende si pensa che sia necessario investire in sistemi complessi per poter ben gestire e amministrare i processi e le risorse.

Predisporre Display, implementare sistemi automatizzati per il tracciamento di indicatori e informazioni, si creano molte aspettative, si pensa che all’avvio di un processo automatizzato tutto magicamente prenda a funzionare perfettamente, eliminando in un lampo problematiche quotidiane e incomprensioni.

La realtà purtroppo dimostra che spesso questi sistemi senza la giusta struttura tendono a diventare non più un vantaggio competitivo ma un costo permanente per l’azienda, che deve spendere tempo e risorse per il loro mantenimento.

In processi moderni legati ad un’alta variabilità il segreto risiede nel Quick Feedback, nella rapidità di risposta.

Un’organizzazione Eccellente dovrebbe adottare sistemi che diano risposte IMMEDIATE, RAPIDE.

Un’azienda che riesce ad ottenere feedback immediati può anche promuovere la mentalità GIUSTA per gestire le urgenze e la mancanza di sostenibilità, ciò vuole dire che anche un processo scadente dal punto di vista di standardizzazione può avere grossi benefici adottando questa pratica.

Oltre il 30% di aumento dell’efficienza può essere identificato attraverso il miglioramento continuo giornaliero e la rapidità di risposta invece di eseguire costosi seminari e “progetti Lean”.

Anche in progetti di miglioramento riguardanti ad esempio la qualità , la riduzione di NC non conformità , in abbinamento a metodologie come l’A3 Problem Solving si possono utilizzare Feedback rapidi, per massimizzare le azioni correttive.

Le aziende più importanti adottano metodologie come lo SFM Shop Floor Management System che migliorano la reattività dei processi e la rapidità di risposta.

L’Hoshin Kanri è una metodologia che permette di gestire attività, progetti di miglioramento mantenendo un collegamento costante  tra chi si occupa di Strategia e chi si occupa della parte Operativa.

Un pò come una bussola orienta il team di progetto per far raggiungere gli obiettivi pre definiti massimizzando risultati e tempistiche.

Hoshin Kanri:
Ho = Direzione
Shin = Ago
Kan = Controllo
Ri = Logica
La metodologia Hoshin Kanri utilizza un’approccio gestionale integrato che combina management strategico e management operativo, legando il conseguimento degli obiettivi del vertice aziendale all’operatività quotidiana.

In sostanza è uno strumento o meglio metodologia che permette, in base ad un obiettivo da raggiungere, di vedere quali siano le azioni combinate della parte strategica e di quella operativa, riuscendo a far avanzare le attività in simultanea.

Questo modo di operare permette di evitare tutte quelle criticità (attività ridondanti, ritardi, errori di comprensione e comunicazione, contrasti, non raggiungimento degli obiettivi) tipici di un Progetto gestito con una organizzazione classica.

L’Hoshin Kanri è una potente metodologia che consente all’azienda di concentrarsi sul miglioramento continuo con i seguenti benefici:

  • Il focus sugli obiettivi
  • Sviluppo di piani che supportano gli obiettivi
  • Una diffusione e un coinvolgimento a tutti i livelli

L’HK è un mezzo di apprendimento, crescita ed evoluzione delle persone e dell’organizzazione, e del loro modo di progettare un evento di miglioramento.
La metodologia se ben utilizzata garantisce rapidità di adeguamento ai cambiamenti.

L’Hoshin Kanri per l’azienda Lean è un ulteriore tassello, mattoncino, con cui costruire un Production System inter aziendale di eccellenza.(vedi sistemi di Operational Excellence OpEx)
La struttura del Hoshin Kanri viene chiamata Hoshin Kanri A3 – X (deriva dalla struttura del A3 Problem Solving).
E’ sostanzialmente una matrice che lega strategie e progetti top down.
Perché questo tipo di schema?
Perché aiuta visivamente a vedere le correlazioni tra le 4 facce di ownership di un progetto (visione globale).

 

Contattaci per avere approfondimenti sulla metodologia, sulle sue potenzialità e sui campi d’applicazione.

Sviluppiamo progetti di miglioramento e formazione esperienziale attraverso questa metodologia.

Stefano Lecchi

segreteria@leanpull.com

stefano.lecchi@leanpull.com

mobile +39 338 36 22 206

Si parla da molto tempo di Problem Solving, di capacità di fare Problem Solving ma qual è la metodologia su cui basarsi ?
Come di solito risolvete i Problemi?
Avete una metodologia per individuare e risolvere i Problemi?
L’A3 Practic Problem Solving, chiamato anche Problem Solving Toyota, è lo strumento Pratico di Eccellenza utilizzato per la risoluzione dei Problemi in tutte le realtà evolute che non possono basarsi sull’improvvisazione nell’affrontare le criticità dei loro processi.
Il workshop vuole far acquisire ai partecipanti una visione completa della metodologia.
Perché l’A3 Practic Problem Solving è la base per il Miglioramento Continuo.
Capire perché è importante risolvere i problemi con i giusti strumenti;
Capire quali sono i segnali che indicano la presenza di un Problema, Individuare e classificare un problema, catturare le cause principali, definire degli obiettivi, implementarne le contromisure.
Il secondo fine dell’evento è far capire ai partecipanti quanto sia importante creare una cultura per la Risoluzione dei Problemi in qualsiasi contesto lavorativo.

Programma:
Il programma inizia facendo esporre ai partecipanti il modo in cui loro risolvono i Problemi:

– A3 Template, come compilare un A3 report
– Come di solito risolvi i Problemi?
– Come gestisci le informazioni dei Problemi che hai affrontato?
– Chi viene coinvolto?
– Dove si svolge l’attività?

Dopo questa prima fase di discussione tra i partecipanti vengono presentati i vari aspetti della metodologia A3 Practic Problem Solving:
– Perché è importante risolvere i Problemi nel modo giusto
– Definizione di un Problema
– Definizione di Distanza di un Problema
– I 3 Livelli di un Problema (Problemi di Livello 1, 2, 3)
– Come identificare un Problema

Si passa poi allo sviluppo degli Step di un modulo A3 Practic Problem Solving:

– Chiarire il Problema
– Implementare i contenuti
– Localizzare il Punto delle Cause
– Identificare Obiettivi
– Identificare Cause Dirette e Cause alla Radice
– Valutare e implementare potenziali Miglioramenti e Sistemi di Misura
– Standardizzare

A tal proposito i partecipanti possono essere suddivisi in diversi gruppi per meglio comprendere lo sviluppo della metodologia attraverso l’analisi di un caso pratico.

Durata:
Il workshop standard ha una durata di 3 giornate ma è possibile personalizzare l’intervento in base a esigenze specifiche.
E’ possibile inoltre orientare il percorso formativo su un problema specifico che l’azienda vuole affrontare.

Sarà svolto test finale di apprendimento e rilasciato Attestato di partecipazione.