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🔧 Le attività di Set Up, cambio prodotto, sono una fase molto importante, nel processo produttivo.
Una errata gestione dei Tempi di Set Up Standard influenza negativamente la programmazione della produzione che deve, necessariamente, rivedere quotidianamente 👓 gli ordini di lavoro, causando a catena una serie di inefficienze che impattano su:
📌Efficienza Impianti
📌Flessibilità dei processi
📌Difettosità
📌Puntualità delle consegne
Diversi sistemi MRP possono gestire solamente un unico tempo di set up standard per codice prodotto, questa caratteristica non permette quindi di selezionare un tempo di set up standard appropriato in relazione ad esempio agli abbinamenti tra codice prodotto in uscita e codice prodotto in entrata.
(il tempo di set up ha un’alta variabilità in relazione alle caratteristiche del prodotto in uscita rispetto a quello che deve essere montato)
In aggiunta, in alcune situazioni, il tempo di set up standard è ricavato da uno storico medio su più codici prodotto, in questo caso non si dovrebbe neanche parlare di tempo di set up standard.
E’ chiaro che in un contesto simile si avranno indicatori di OEE Efficienza Impianti non realistici, con alte variabilità sul periodo non giustificabili dalle causali di fermo.
📍Solitamente questi aspetti critici dovrebbero sempre emergere in un progetto SMED o anche in mappature Value Stream dei processi.
Nei nostri progetti abbiamo di frequente affrontato queste problematiche riuscendo ad ottenere risultati significativi di miglioramento, impostando apposite matrice di gestione dei set up e modificando sistemi per permettere la selezione di più tempi standard.

Contattaci per avere informazioni più dettagliate sull’articolo.

Saremo lieti di risponderti e darti supporto.

segreteria@leanpull.com

stefano.lecchi@leanpull.com

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📌 Negli ultimi mesi abbiamo affrontato tematiche di Recupero Capacità Produttiva e Aumento Produttività in diverse società con processi di stampaggio plastico ad iniezione.

Sono innumerevoli le aziende italiane attive nella produzione di semilavorati plastici, basta digitare on line “aziende stampaggio materie plastiche” e apparirà un elenco interminabile di società, molte di queste con esperienze pluriennali nel settore…..

Fino a quì nulla di nuovo, approfondendo poi invece l’analisi sul campo, analizzando operativamente i processi e le criticità in gioco (difettosità, scarti, efficienza impianti, gestione competenze, flessibilità del processo, standard,…) emergono aspetti di rilievo.

⚡ In questo settore è evidente uno sbilanciamento delle competenze a favore della parte tecnica, specialistica, molto, troppo spesso, le soluzioni vengono prese esclusivamente dal singolo (detentore del sapere) rispetto al lavoro di team.
Questo modo di operare che può sembrare ideale risolve invece criticità a breve termine ma non garantisce il mantenimento del risultato E soprattutto innesca 2 fattori (abitudini) pericolose per la stabilità del sistema:
😡 – Deresponsabilizzazione del personale (tanto ci pensa l’esperto a risolvere tutto)
😡 – Non utilizzo di un Metodo (spegnere il fuoco è l’approccio comune che equivale a costi fuori controllo)

👓 L’implementazione di metodologie Lean (Daily meeting, Standard Work, SMED, A3Problem Solving, Visual Management, …) unite ad attività di Team Building e coinvolgimento stà dimostrando nei nostri progetti di miglioramento quanto i sistemi Lean di Eccellenza Operativa incidano nel garantire non solo il raggiungimento di performance elevate, con risultati economici di rilievo, ma anche nella crescita delle competenze e di motivazione all’interno di un gruppo di persone.

(Nel nostro team oltre a professionisti esperti del miglioramento Lean abbiamo personale con esperienze pluriennali nel processo di stampaggio termo plastico ad iniezione)
Contattaci, senza impegno, per un approfondimento.
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stefano.lecchi@leanpull.com
tel. 338 3622206

Spesso mi soffermo a leggere annunci di ricerca di Lean Manager, Lean Engineer, Esperti Lean, con mio stupore noto quasi sempre questo dettaglio “Necessaria Esperienza nel settore specifico”, andando poi avanti nella lettura dell’annuncio si trovano quasi sempre richieste di competenze specifiche, il più delle volte ridondanti con altri ruoli già presenti, quasi come se la figura dovesse in qualche modo CONTROLLARE il lavoro di altri ….. ma siamo sicuri che questo sia il vero ruolo del Lean Manager, di colui che dovrebbe innescare un cambiamento culturale?

Non c’è niente di peggio per il nuovo assunto e per l’azienda che creare aspettative errate.

Ben presto questo genere di approccio non può far altro che creare scarsità di risultati, demotivazione, sfiducia da entrambi le parti.

D’altro canto se queste figure fino a qualche anno fà non esistevano come pretendere che siano loro ad adeguarsi ad una organizzazione tradizionale?

Un controsenso no?!

Forse lo stesso ruolo di Lean Manager visto come un assunto è un po’ una forzatura no?!

Come potrà massimizzare i propri risultati se poi l’organizzazione non farà altro che limitare le potenzialità del Lean Manager?

Stiamo entrando in un nuovo mondo dell’organizzazione, dove i modelli tradizionali faticano a gestire individualità, leadership e nuovi ruoli, come quello del Facilitatore cioè il Lean Manager.

Ci sono parallelismi nello sviluppo delle nuove professioni come nella crescita ed evoluzione di nuovi processi che non vanno sotto stimati, le società che investono nella capacità di acquisire nuovi visioni e creare di conseguenza strategie che si adattano ai cambiamenti, sempre più rapidi, avranno risultati esponenziali non solo sul profitto ma anche sulla motivazione delle persone, un mix in grado di dare energia a tutto un sistema aziendale.