Tag Archivio per: value stream mapping

Quando si parla di Mappare un Processo, fare una Value Stream Mapping, bisogna sempre considerare da dove si parte, dal grado di conoscenza e competenza in azienda su queste tematiche, partire con un livello complesso in un contesto con scarse competenze porta ad effettivi controproducenti, per questo esiste un assessment di valutazione della VS che permette di sviluppare in modo graduale e condiviso una mappatura di un processo.

Spesso vengono fatte Value Stream Mapping complete in situazioni in cui l’organizzazione interna non è pronta a comprenderne il significato, creando un effetto contrario, di negatività su questi argomenti.

E’ fondamentale per questo capire sempre il giusto approccio e il livello specifico della VS con cui partire.

Solitamente quando si fanno simulazioni su mappatura di processi attraverso una Value Stream Mapping si trovano situazioni molto semplici, facili da definire e mappare ma che purtroppo nel mondo reale raramente si trovano, l’utilità di fare esercizi di questo genere sono limitate e circoscritte, dato che difficilmente ci si troverà ad avere veri processi con queste caratteristiche.

Solitamente una delle caratteristiche che si trovano facendo una Value Stream Mapping di un processo concreto è trovarsi di fronte a quelle che vengono chiamate Risorse Condivise (Shared Resources);

Ma cosa sono queste Risorse Condivise?

Le Risorse Condivise in un processo sono Impianti, Centri di Lavoro, dove passano diversi codici di semilavorati, ad esempio un impianto di verniciatura, presse di stampaggio, è un classico esempio di Shared Resources (chiamati anche monuments)

Per iniziare ad utilizzare anche la giusta terminologia uno Shared Resources è un processo che produce particolari per differenti famiglie di prodotto.

Ma come posso migliorare il flusso in uno shared resources, come ad esempio un impianto di verniciatura?

Il metodo migliore per migliorare il flusso in ingresso di un impianto condiviso, come una verniciatura è applicare il FIFO First In First Out che regola il flusso in ingresso.

Un secondo metodo alternativo al FIFO per migliorare il flusso in ingresso è utilizzare il sistema PULL.

La stabilità del processo è il punto critico su cui scegliere la soluzione migliore:

  • Stabilità del processo
  • Stabilità della domanda

Come posso migliorare la stabilità di un processo?

Le strategie per migliorare la stabilità di un processo sono:

  • Calcolare e gestire l’Intervallo di un risorsa condivisa
  • Definire un Finished Goods Supermarkets (Supermercato del Prodotto Finito)

La Value Stream Mapping è un metodo visivo  per creare una “fotografia in una pagina” di tutti i processi che avvengono in un’azienda, dal momento in cui un cliente effettua l’ordine al momento in cui gli viene consegnato nel luogo desiderato.

L’obiettivo è rappresentare i flussi dei materiali e delle informazioni attraverso tutta l’organizzazione ed individuare le attività a valore richieste per produrre e consegnare il prodotto al cliente.

Per rappresentare, disegnare una Value Stream si utilizzano tutta una serie di simboli, ognuno con un significato preciso.

Si rappresentano 2 Value Stream Map:

  • Value Stream Current State, equivale alla fotografia dello stato attuale del processo.
  • Value Stream Future State, consiste in una definizione di un possibile stato futuro del processo, migliorato.

Perché è importante in un processo di miglioramento fare una Value Stream Mapping?

Già durante la costruzione del VSM Current State il team può facilmente individuare sprechi lungo il flusso.

Una volta tracciato lo stato attuale del value stream mapping possiamo partire per disegnare lo stato futuro value stream mapping.

Quanto occorre per completare un Future State Map?

Solitamente per implementare un nuovo processo sono necessari da 1 a 3 anni di sviluppo attività, ma questo non vuole dire che bisogna attendere questo tempo per ottenere risultati.

Una volta disegnata la Future State Map si possono isolare, definire, delle aree più ristrette di miglioramento, chiamate loop, dove poter intervenire rapidamente per ottenere risultati a breve termine, che andranno a dare benefici immediati su tutto il processo.

Esempio di loop:

Regole di sviluppo di una VSM

Sono 4 gli step di sviluppo di una VSM, che vanno seguite in modo sequenziale:

  • Definizione delle famiglie prodotto (l’attività fondamentale, che tante volte viene saltata, serve ad identificare le famiglie prodotto, che si differenziano in base ai processi)
  • Current State Map (disegnare la VSM della situazione attuale)
  • Future State Map (creare una VSM di uno stato futuro)
  • Piano di implementazione (sviluppo del piano di miglioramento incluso la tabella delle risposte, dove definire quali indicatori si dovranno migliorare nel future state)

Linee guida di una Value Stream Map

Ci sono 8 regole fondamentali con cui sviluppare una mappatura di un processo:

1 – Definire il Takt Time

2 – Definire la strategia con cui gestire il Prodotto Finito (Stock magazzino, pronto da spedire, …)

3 – Creare un Flusso Continuo

4 – FIFO tra i processi

5 – Pull Supermarket (introduzione del Kanban)

6 – Programmare in un solo punto del processo (Pacemaker)

7 – Calcolare l’Intervallo di ogni processo

8 – Implementare il Pitch (modularità)

Viene definito un Action Plan in cui:

  • Analizzare tutti i loop (processi interni, processi cliente, processi fornitore)
  • Elencate le opportunità di miglioramento
  • Cost drivers

 

Esempio di tabella con obiettivi di una Value Stream Map: