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La strada verso la Lean

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Spesso nelle attività di consulenza, nei progetti di miglioramento mi viene fatta la seguente domanda:
Ma come faccio a sapere se stò applicando veramente una metodologia Lean?
A questa domanda rispondo sempre allo stesso modo dicendo:
Provate ad andare in un processo, un’area produttiva, un ufficio, durante un giorno di festività, in cui non è presente nessuno.
Bene, fatevi un giro cercando di capire quali informazioni sono evidenti, capire quali sono le attività che vengono svolte, come vengono risolti i problemi, capire come si pianificano i compiti, che risultati stanno ottenendo, come vengono gestiti gli archivi, le attrezzature, …..
Più informazioni riuscite a carpire più significa che le buone pratiche Lean si stanno implementando nel modo corretto.
Al contrario, se nel visitare un’area fate fatica ad interpretare ed avere informazioni riguardo cosa facciano lì, allora la strada verso il miglioramento Lean è ancora lontana.

Progetto di Lean Trasformation Cantieristica Civile

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Il team Leanpull nel 2020 ha avuto l’opportunità di iniziare un’importante progetto di miglioramento per una storica azienda nazionale.

Leader assoluta nel settore navale, dai suoi cantieri nascono prodotti esclusivi, ammirati in ogni parte del globo.

Il progetto molto ambizioso ha avuto come scopo implementare una prima parte di Lean Trasformation, per un nuovo plant del gruppo, dedicato alla Cantieristica Civile.

La società progetta e realizza strutture in acciaio di grande dimensione, ponti e progetti industriali.

Il progetto ha visto un primo sviluppo di metodologie di Miglioramento Continuo e Lean Thinking nei processi produttivi del plant.

Sono stati definiti alcuni indicatori KPI di progetto per poter monitorare il miglioramento dei parametri produttivi.

Il buon livello di coinvolgimento del management e del team a permesso di raggiungere risultati significativi di incremento delle performance sulle aree in cui è stato promosso l’evento.

Il buon esito di questo primo progetto pilota ha permesso di poter proseguire questa prestigiosa collaborazione per tutto l’anno 2021.

Quanto Valore ottieni dal tuo processo?
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Sai quantificare in modo corretto quanto è il potenziale della tua azienda?

Sai quanto valore ottieni dal tuo processo e quanto potresti aumentarlo?

Hai degli indicatori periodici che ti aiutano a valutare il Valore Aggiunto aziendale?

Il VBM Value Based Management utilizza appositi indicatori di prestazione basati proprio sul Valore Aggiunto creato.

Il principio è quello che ad ogni investimento debba sempre corrispondere un ritorno, in termini di efficienza e produttività, maggiore del costo del capitale investito.

Questo sistema aiuta proprio le aziende ad individuare quali siano le aree più critiche, le attività e le risorse su cui concentrarsi per massimizzare il Valore Aggiunto.

Valuta di conseguenza l’efficacia delle azioni di miglioramento determinando costi e KPI di riferimento.

Nella PVA Process Value Analisys si mappano i processi con l’obiettivo di individuare le attività che apportano più Valore Aggiunto rispetto ai quelli che sviluppano un valore basso se non nullo, e che non sono essenziali per il cliente finale.

Tutti questi aspetti vengono costificati per avere un riscontro diretto sulla potenzialità dell’azienda attraverso l’applicazione del Activity Based Costing.

L’applicazione di queste metodologie ha sempre un molteplice scopo:

  • Implementare un sistema di determinazione e miglioramento del Valore Aggiunto aziendale
  • Eliminare i vetusti concetti e modelli organizzativi dei Centri di Funzione e responsabilità, implementando moderni logiche di gestione e condivisione (molte di queste metodologie e tools sono all’interno del Operational Excellence System)
  • Definire un sistema di misurazione e costificazione completo (parametri monetari + parametri valorizzati)

Si parte dal presupposto che Tutte le attività aziendali debbano essere misurate , sia con parametri monetari che con valori alternativi (misurabili), ove non sia possibile una valorizzazione in tal senso (Esempio: aspetti qualitativi, flessibilità, servizio, innovazione).

Da industria 4.0 a Lean 4.0 Quando la nuova rivoluzione industriale si sposa con la Lean

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La sempre maggiore diffusione e accessibilità in termini di costi delle tecnologie digitali (hardware e software) con i nuovi paradigmi del mercato del consumo che dalla produzione di massa si sposta verso la “customizzazione” di massa sta avviando una nuova rivoluzione industriale nota col nome di Industry 4.0 dal nome del piano industriale del governo tedesco Industrie 4.0 del 2013 che prevedeva investimenti su infrastrutture, scuole, sistemi energetici, enti di ricerca e aziende per ammodernare il sistema produttivo tedesco e riportare la manifattura ai vertici mondiali.
Questa nuova rivoluzione porterà alla produzione industriale del tutto automatizzata e interconnessa consentendo di ridurre al minimo gli sprechi lungo tutta la supply chain e di produrre in tempo reale esattamente quello che il mercato sta richiedendo. Secondo un rapporto della multinazionale di consulenza McKinsey, le nuove tecnologie digitali avranno un impatto profondo nell’ambito di quattro direttrici di sviluppo: la prima riguarda l’utilizzo dei dati, la potenza di calcolo e la connettività, e si declina in big data, open data, Internet of Things, machine-to-machine e cloud computing per la centralizzazione delle informazioni e la loro conservazione. La seconda è quella degli analytics: una volta raccolti i dati, bisogna ricavarne valore. Oggi solo l’1% dei dati raccolti viene utilizzato dalle imprese, che potrebbero invece ottenere vantaggi a partire dal “machine learning”, dalle macchine cioè che perfezionano la loro resa “imparando” dai dati via via raccolti e analizzati. La terza direttrice di sviluppo è l’interazione tra uomo e macchina, che coinvolge le interfacce “touch”, sempre più diffuse, e la realtà aumentata. Infine c’è tutto il settore che si occupa del passaggio dal digitale al “reale” e che comprende la manifattura additiva, la stampa 3D, la robotica, le comunicazioni, le interazioni machine-to-machine e le nuove tecnologie per immagazzinare e utilizzare l’energia in modo mirato, razionalizzando i costi e ottimizzando le prestazioni.
Ovviamente per molte realtà industriali, soprattutto le più lontane da Industria 4.0, il raggiungimento di questi obiettivi dovrà avvenire attraverso diverse fasi e passaggi, e il punto di partenza dovrà essere sempre una organizzazione di tipo Lean. Altrimenti il rischio è quello di automatizzare e digitalizzare gli sprechi senza cogliere le opportunità delle nuove tecnologie.