Spesso capita di vedere notevoli risorse finanziarie bloccate sotto forma di scorte nelle aziende, con conseguenti esposizioni per poter far fronte a mancanze di tesoreria.
A volte basta solo investire più attenzione in una miglior gestione delle scorte per periodo per poter liberare capitali immobilizzati ed evitare ricorso a prestiti, da parte di una società.
Considerate che generalmente il costo totale di una scorta è il valore della scorta stessa più 20% (costo complessivo di mantenimento a magazzino)
Un sistema di controllo periodico delle scorte che tenga conto sia della giacenza valorizzata che del consumo puntuale aiuta a gestire al meglio il periodo di copertura facendo acquisire all’azienda maggior capacità di gestione reattività e competitività a medio lungo termine.
Considerare le scorte come una conseguenza inevitabile nelle attività di un’azienda equivale a mantenere all’interno del sistema un rischio altissimo che prima o poi sarà pagato caramente.
Oltre ai classici indicatori di performance (Efficienza Impianti, Efficienza Manodopera, Difettosità,…) esistono altrettanti indicatori chiave per una buona gestione delle scorte, come l’indice di Rotazione, questo valore ci dice quanto la nostra giacenza a magazzino è stata rinnovata durante un periodo (un mese, un anno) e di conseguenza quanto è il periodo di copertura.
Per ogni classe merceologica esistono degli standard target sul valore dell’Indice di Rotazione, più il valore dell’Indice di Rotazione sarà alto minore sarà il periodo di copertura delle scorte.
Un altro indicatore forse ancora più importante è il Grado di Controllo sulle scorte, questo valore ci dice se stiamo attuando tutte le azioni possibili per avere sotto controllo le scorte oppure siamo in una situazione di fuori controllo.
Questo indicatore si misura attraverso il rapporto tra la Giacenza Media per Periodo e la Giacenza Strumentale.
Quando il risultato di tale calcolo porta ad un valore superiore ad 1.5 possiamo affermare che le nostre scorte sono fuori controllo.